Tour de France 2024, Enric Mas ammette le difficoltà: “Non sto bene muscolarmente e non recupero bene, sono esausto”

Enric Mas conferma di non sentirsi affatto bene in questo Tour de France 2024. Quello che doveva essere uno dei corridori da Top5 di questo grande giro sta invece facendo fatica praticamente in ogni tappa di montagna e attualmente è 23esimo in classifica generale, a oltre 1 ora di ritardo da Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Un bottino alquanto magro per il 29enne della Movistar, che in carriera è già salito tre volte sul podio della Vuelta e volta tra i primi cinque della Grande Boucle. In un’intervista rilasciata lunedì a Relevo, lo scalatore spagnolo ha provato a dare una spiegazione a queste sue difficoltà: “È un Tour de France duro, andiamo molto forte. Quello che state vedendo è la verità”.

Il problema per Mas è che né lui né la sua squadra sanno con esattezza quale sia la causa della sua scarsa resa in questa corsa a tappe. “Non so cosa sia successo. Non lo sappiamo – continua lo spagnolo – Spero che nelle prossime gare non si ripeta questo episodio e che si possa lottare per la classifica generale perché qui, come potete vedere, non è possibile. Si tratta del fatto che non sto bene muscolarmente. Non recupero bene. Non lo so. Non ho una spiegazione per sapere: “è questo”. A livello muscolare, sono esausto”.

Ma se fisicamente le cose vanno male, almeno moralmente lo scalatore della Movistar sta bene ed ha fiducia di poter riuscire a raccogliere qualche buon risultato, magari andando in fuga, come ha fatto nella tappa di Plateau de Beille. “Sono molti mesi di lavoro e molto di tutto, ma possiamo solo accettare quello che sta succedendo – ammette Mas – Dobbiamo puntare un po’ più avanti, alla Vuelta, per quanto riguarda la classifica generale. C’è ancora una settimana di corsa; sei giorni di corsa che possono essere goduti in un altro modo, come ho fatto io in queste ultime tappe. Vediamo se un giorno riusciremo a entrare nella fuga come abbiamo fatto ieri [domenica – ndr]”.

Andare in fuga al Tour de France però non è affatto un gioco da ragazzi. “Penso che sia la parte più difficile della tappa. Bisogna fare molte cose bene per riuscirci. Ci sono fughe consentite che sono facili da prendere, ma ci sono molte altre fughe che non sono consentite e che sono molto difficili da raggiungere. L’importante in una fuga è entrarci ancora fresco. Molte persone entrano in fuga, ma arrivano esauste e non possono competere per la vittoria”.

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